NOI CONTRO QUESTA COSA SENZA NOME

martedì 18 luglio 2017

DIETRO LE QUINTE..




Mio marito mi riprende spesso e volentieri perché condivido sempre i momenti belli, quelli in cui Riccardo sorride, quelli in cui sembriamo felici e spensierati, e non quelli in cui, a volte, rasentiamo l'esaurimento nervoso per la fatica che facciamo! E, tutto sommato, ha anche ragione. 

Quindi ecco a voi il "dietro le quinte", giusto per far capire che, come dietro alla visione di un film bellissimo ed emozionante c'è un lavoro che prevede arrabbiature, nervosismi, momenti di sconforto e tanto impegno, proprio così è anche nella nostra vita con Riccardo. 

Quindi...

Quindi, dietro le quinte c'è l'oggettiva fatica fisica di tenere in braccio un piccolo torello come Riccardo, soprattutto quando si arrabbia perché tu hai preso una strada diversa da quella che lui, in quel momento, voleva prendere. C'è il gioco di equilibri che deve fare la tua schiena quando lui si lancia indietro, sempre perché nel giro di due secondi gli è andato storto qualcosa che tu non riesci sempre a prevedere. E, quindi, c'è anche la posizione diversa con cui cammini in casa...Perchè per passare tra le porte, con Riccardo in braccio, inconsapevolmente, ti giri in modo che, nella malaugurata ipotesi in cui lui scegliesse proprio quel momento per lanciarsi indietro, riesci ad evitare lo spigolo della porta o del muro. 

Dietro le quinte ci sono scenette su scenette che ci si deve inventare durante il cambio di pannolino, che sembra sia diventata la violenza più violenza in assoluto che lui non riesce a sopportare. 

Dietro le quinte c'è la fatica mondiale che si fa per caricarlo in macchina, quando lui ha deciso che non ha nessuna intenzione di uscire di casa in quel momento. E c'è il tappo immaginario che ti metti sulle orecchie per far finta di non sentire quei continui lamenti che fa. Perché lui è così, quando decide piange finchè ti porta allo sfinimento. 

Dietro le quinte c'è l'impossibilità di fermarsi al bar a bere un semplice caffè in pace, impensabile proprio se si è da soli. E in quei casi in cui sfidi la sorte ringrazi lodevolmente l'inventore del cellulare e del 3G perché, anche se tu non avresti mai voluto ricorrere a questo strumenti, ti rendi conto che, forse, è l'unico che ti può permettere dieci minuti di pace. 

E proprio per questo, dietro le quinte c'è l'imbarazzo che provi quando vedi gli altri genitori che ti guardano così, con quegli occhi come per dire "Ma guarda quel bambino come si comporta, e guarda la mamma, non riesce nemmeno a farlo stare buono e usa solo il cellulare". Perché li vedi eh, quei genitori. E faccio finta di niente, anche se a volte mi viene da andare da loro e chiedergli, educatamente, di fare cambio anche solo per due giorni e poi vediamo se qualcuno riesce a darmi consigli migliori. 

Dietro le quinte c'è l'attenzione che devi avere nell'evitare cani e qualsiasi cosa abbia a che fare con l'acqua durante una passeggiata, perché Riccardo deve ancora capire che i cani delle altre persone possono prendere direzioni diverse dalle sue e fa delle scenate isteriche come se scoppiasse un temporale da un momento all'altro. E quindi si lancia indietro nel passeggino, urla come un matto, se ti avvicini ti graffia e ti tira degli schiaffi. E sappiate che anche qui li vedo quegli sguardi, gli stessi di quelli del bar. 

Dietro le quinte ci sono sempre quei sogni che, purtroppo per noi, non dormono mai. E che anche se ce la metti tutta per accettare la situazione in cui sei, che probabilmente non ti permetterà mai di realizzarli, rimangono sempre lì, come macigni nel tuo cuore, e mantengono viva in te quella speranza che continua a farti dire "Dai, forse ce la possiamo ancora fare".

Dietro le quinte c'è un bambino incazzato con il mondo, che vorrebbe fare quello che fanno tutti gli altri, ma non ci riesce. E ci siamo noi, incazzati con il mondo, perché per fargli fare ciò che vuole fare, faremmo volentieri a meno entrambi delle gambe. Ci sono frustrazioni su frustrazioni; in lui quando si rende conto dei suoi limiti, e in noi quando ci rendiamo conto che non riusciamo ad aiutarlo. 

Dietro le quinte c'è un sacco di lavoro per evitare che questi atteggiamenti continuino e ci sono tante indicazioni a cui aggrapparsi per affrontare quei momenti. Ma non sempre ci si riesce. 

Dietro le quinte, comunque, ci sono anche i sorrisi che vedete eh! Diciamo che nell'ultimo periodo sono un pochino meno presenti, ma ci sono. E comunque, tutta questa fatica e questo impegno che c'è dietro le quinte si affievoliscono appena c'è un piccolo progresso, un sorriso dolce di Riccardo, una conquista meritata. 

Amiamo Riccardo, da morire. E anche se dietro le quinte siamo davvero tanto stanchi, siamo convinti che lui ci ripagherà, prima o poi, e ci stupirà alla grande per fare in modo di dar vita al film più strepitoso che nessuno sia mai riuscito a girare.