NOI CONTRO QUESTA COSA SENZA NOME

venerdì 31 marzo 2017

...LA GOCCIA!


Ecco cosa mi sono ripromessa di provare ad essere. 
Una goccia. 
La goccia. 

La goccia che prova a cambiare i movimenti della marea. La goccia che, in mezzo a miliardi di altre gocce che corrono, vuole provare a fermare il tempo, a rallentare, a far riflettere.

giovedì 23 marzo 2017

...LITIGI PRIMAVERILI!

In questi giorni va così, si litiga. Sono decisamente convinta che ci sia qualcosa nell'aria, portato dalla Primavera, una sorta di battere del litigio che tutti stiamo pian piano contraendo! 

Qui, insomma, si è un po' nervosi. Tanto che questa mattina ho detto a due persone che in questi giorni evito di scrivere, altrimenti potrebbero rinchiudermi in galera all'istante per maltrattamenti di minore! Ovviamente sto scherzando sui maltrattamenti...ma non sul nervosismo! Ragazzi, che giornate!

domenica 19 marzo 2017

...IL 19 MARZO E I PAPA'!


Eh si, oggi va così...si festeggiano i Papà! Persino Google ricorda questa bella giornata, mettendo nel suo motore di ricerca tante immagini animate di un cactus con il figlio cactus. Fa sorridere!

Insomma, va così. Tutti che scrivono “auguri Papà”, tanti gli portano un regalino, i bimbi a scuola hanno preparato con molta probabilità un bel biglietto e stamattina di sicuro tutti i Papà si sono sentiti più Papà del solito.
Mi commuove questa festa, un po’ come la festa della Mamma. E mi rendo conto, alla fine, di quanto indispensabili siamo l’uno per l’altro, all’interno della nostra Famiglia.

mercoledì 15 marzo 2017

....IL NOSTRO LIMBO E QUELLE "PUGNALATE"...

Succede sempre nello stesso modo, e ormai dovrei esserne consapevole. Eppure...

Fin da quando era piccolo, Riccardo veniva controllato dalla neuropsichiatra e dalla fisiatra solitamente ogni tre mesi, settimana più settimana meno. Si faceva il punto della situazione, ci si confrontava sul lavoro da fare, si valutavano miglioramenti e aspetti statici e ci si salutava con una stretta di mano e un sorriso con all'interno le parole "Forza, coraggio".

martedì 14 marzo 2017

...QUALCHE NOTIZIA SUL LIBRO!


Cari Amici, 
wow! Sono riuscita a scrivere un libro!
Lo ripeto più per me stessa che per voi, perchè a dire il vero ancora non ci credo!

lunedì 13 marzo 2017

QUANDO SIETE FELICI, FATECI CASO...



Nella mia vita, seppur ancora breve, ho fatto molto più caso ai momenti tristi che a quelli felici. 

Mi ricordo il periodo delle medie e delle superiori. Io e le mie amiche avevamo preso l'abitudine di scambiarci delle lettere, una cosa divertente tutto sommato, se volevamo passare velocemente le ore di matematica o di latino. 

Ci scrivevamo di tutto, da cavolate superficiali a pene d'amore che a quell'epoca sembravano portarti in una crisi esistenziale pazzesca per cui ti saresti volentieri buttata sotto un treno! Dico sul serio. Le pene d'amore, in quegli anni, per me, come per tutti gli adolescenti, sono state pugnalate al cuore continue! Che, se ci ripenso adesso, mi viene da sorridere! Bene, in quei momenti, anche se qualcosa di bello succedeva sempre, nelle mie lettere rimarcavo sempre i momenti tristi, come se bastasse uno di quelli per cancellare le dieci cose belle che mi erano successe.

E così, poi, ho continuato per un bel pezzo. 

Mi sono sempre seduta su un gradino a guardare la vita che scorreva, e mi ricordavo sempre di ciò che mi aveva fatto soffrire. 
Mi dimenticavo di quel ragazzino che mi faceva il filo corteggiandomi alla sua maniera, mi dimenticavo l'emozione che ho provato quando ho dato il primo bacio al compagno di scuola di cui pensavo di essere innamorata persa. Mi dimenticavo dei giorni in cui, invece di andare a scuola, prendevo il treno per andare a Venezia con una delle mie migliori amiche e mi intrufolavo tra un gruppo di studenti per entrare gratis alla mostra di Dalì. Mi dimenticavo di aver visto l'arcobaleno, all'improvviso, proprio mentre pioveva. Mi dimenticavo delle risate che ho fatto quando ho preso -9 in una verifica di biologia e della soddisfazione che ho provato quando ho preso 10 durante l'interrogazione fatta per rimediare a quel voto sotto zero. 
E invece, così non andava bene! Non potevo permettermi di dimenticare queste cose, perché erano quelle più divertenti che hanno contribuito a farmi diventare ciò che sono adesso.

Ed è da poco che, effettivamente, ho imparato a far caso di più ai momenti felici che a quelli tristi, e devo dire che si vive decisamente meglio. Le difficoltà sono all'ordine del giorno, ma è come se i miei occhi dessero meno peso a questi momenti, per dare più spazio ai sorrisi, alle risate, ai giochi, alle parole d'amore. 

Per cui, d'un tratto, ti accorgi che non ricordi nemmeno quando è stato l'ultimo momento triste, perché sei sicura che, anche quando c'è stato, sei riuscita a trasformarlo in un'opportunità per farlo diventare felice. E questo, ragazzi, è soddisfazione immensa. 

lunedì 6 marzo 2017

...CAPISCE O NON CAPISCE?


In questi tre anni di Riccardo, mi sono fatta tante volte la domanda "Capisce o non capisce?!", del tipo "Ci è o ci fa? O nessuno dei due?".
A volte aveva lo sguardo talmente assente che ero sicura non capisse una sola parola di quello che dicevo. Per cui mi trovavo a parlare di lui, in sua presenza, magari sottolineando anche le mie preoccupazioni e le mie paure. Non gli chiedevo mai cosa ne pensava riguardo a qualcosa, perché si parte dal presupposto che se una persona non riesce a risponderti allora non riesce neanche a capire cosa gli stai chiedendo o dicendo. Per cui si, ero convinta che, tra i suoi limiti nel movimento e nella parola ci fosse sicuramente anche quello della comprensione. 

venerdì 3 marzo 2017

...TRE PAZZI DALL'ALTRA PARTE DEL MONDO!


Ecco qui...è passato un mese dall'ultimo articolo nel blog, e dei motivi ben precisi ci sono!
Abbiamo avuto un mese abbastanza intenso, ed è anche stato bellissimo! Riccardo è nel pieno della sua scoperta, e sta passando un periodo molto molto positivo...Migliora velocemente, lo vedo io che ce l'ho sott'occhio ogni giorno! Mi fa sorridere, perché non ho mai imparato così tanto come sto imparando da questo ometto di appena tre anni! E sapere che questo ometto di tre anni è proprio mio figlio, mi fa essere ancora più orgogliosa!
Quindi, poco spazio al blog e tanto spazio ai giochi e alle scoperte di ogni giorno...che mi sono goduta appieno!