NOI CONTRO QUESTA COSA SENZA NOME

giovedì 23 marzo 2017

...LITIGI PRIMAVERILI!

In questi giorni va così, si litiga. Sono decisamente convinta che ci sia qualcosa nell'aria, portato dalla Primavera, una sorta di battere del litigio che tutti stiamo pian piano contraendo! 

Qui, insomma, si è un po' nervosi. Tanto che questa mattina ho detto a due persone che in questi giorni evito di scrivere, altrimenti potrebbero rinchiudermi in galera all'istante per maltrattamenti di minore! Ovviamente sto scherzando sui maltrattamenti...ma non sul nervosismo! Ragazzi, che giornate!


Pochi sorrisi, tante urla e tanti pianti. 
Riccardo ha sentito che è arrivata la Primavera e, grazie a Dio, vorrebbe passare tutto il suo tempo fuori. La cosa è anche positiva, detta così, ma quando si arrabbia perchè io non lo faccio uscire alle 7 e mezza di mattina, la cosa invece di essere positiva diventa snervante. E per di più, dopo aver a stento accettato le mie condizioni (che sono condizioni obbligate dalla situazione, non volute), bisogna essere bravi a trovare anche la cosa che gli va a genio in quel momento, e di cose che gli vadano a genio in questo periodo ce ne sono molto poche. 

Siamo tutti molto stanchi, e devo dire che le riunioni delle ultime settimane non hanno contribuito tanto a fare tornare la serenità. Un po' più difficile tornare nel nostro limbo, questo giro (per chi non ha letto, può cliccare qui).
Ci siamo riconfrontati a mente fredda con i terapisti per attenuare le pugnalate prese, abbiamo preso appuntamenti per un po' di visite specialistiche (si, ahimè, devo mettermela via di tornare per studi medici) e abbiamo capito su che cosa "lavorare". Probabilmente si sono accorti del nostro malessere, e si sono interessati il più possibile per alleviare eventuali malumori. 
Ci aspettano dei mesi molto impegnativi, di quelli che ti devi rimboccare le maniche per bene e devi ricominciare a lavorare come si deve. Un po' mi spaventa, non mi sento abbastanza forte per affrontare questo periodo, ma sono ottimista...e come ce l'ho fatta finora, ce la farò anche nei prossimi mesi. 

La cosa che mi rattrista di più, in ogni caso, è guardare Riccardo negli occhi, vedere le mille cose che vorrebbe fare e leggerci la frustrazione per poterne fare solo 10. Non è semplice, eh. Per niente. Perchè, in cuor mio, sarei disposta a dargli le mie gambe purchè possa uscire autonomamente alle 7 di mattina a farsi una corsa, senza dover maledire il fatto che il giorno prima ho lasciato il Grillo a scuola perchè pioveva ed ero convinta che non mi sarebbe servito. In cuor mio diventerei muta pur di donare a mio figlio la mia voce per dire tutte le cose che gli passano per la testa..e ne ha di cose da dire eh, ve lo posso assicurare. In cuor mio farei tranquillamente cambio, la mia vita per la sua, la sua vita per la mia, se questo servisse a fargli fare tutte le esperienze che i suoi occhi richiedono. Perché di questo lui ha bisogno, adesso, come qualsiasi bambino di tre anni...di fare esperienze. E più cresce e più richiede queste esperienze. E più richiede di fare esperienze, più i suoi limiti diventano un grande ostacolo. E questo lo sta facendo incazzare a dismisura (scusate la parola, ma rende meglio l'idea).  

Quindi, si, sono giornate impegnative queste. Io sono più stanca, lui è più arrabbiato con il mondo. Io cerco di gestire le sue frustrazioni, lui mi mette alla prova su tutto (e su questo devo dire che è un perfetto bambino di 3 anni e mezzo, se non più avanti anche). 

Però, dato il periodo, una cosa gliel'ho insegnata bene e lui l'ha imparata sorridendo. Gli ho insegnato a fare il segno della pace. Per cui, dopo aver litigato, gli do la mano in segno di pace e lui mi guarda, con i suoi occhi furbi, me la stringe e in silenzio mi sussurra "tranquilla Mamma, vedrai che tra 5 minuti ne combino un'altra!". 

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