NOI CONTRO QUESTA COSA SENZA NOME

giovedì 2 febbraio 2017

SOVRAPPENSIERO...E' UN POSTO BELLISSIMO


Quando sei Sovrappensiero ti puoi permettere tante cose. Io, per esempio, a volte sogno, altre volte ricordo, altre ancora immagino, alcune volte piango. 

Spesso richiamo i miei alunni quando sono Sovrappensiero, senza rendermi conto che, forse, il posto in cui sono in quel momento magari è di gran lunga migliore rispetto a quella sedia in cui sono incollati e a quel quaderno su cui devono risolvere operazioni, problemi, operazioni, problemi, e ancora operazioni.


A volte, quando guardo Riccardo giocare, mi rifugio in un silenzioso Sovrappensiero...nessuno se ne accorge, ma inizio a viaggiare. Vado in una spiaggia, corro con i piedi che toccano l'acqua e la spruzzano un po' di qua e un po' di là. Mi rifugio in una capanna di legno, e mi leggo un libro che parla di storie intrigate, ricerche del passato, amori che si perdono e si ritrovano. Mi bevo un mojito e osservo il mare, infinito su infinito, persa tra i miei pensieri.

Poi riprendo a giocare, presente con Riccardo, con in testa le mille indicazioni dei terapisti che, giustamente, fanno il loro lavoro condividendo tutto con noi genitori e aspettandosi che a casa seguiamo la stessa linea... "Non giochiamo più con i cesti grandi, mi raccomando...Facciamo con le cose piccole così inizia la prensione a pinza e abbandona quella palmare...Mettiamogli le cose in alto, così è più stimolato ad alzarsi...Diamogli l'acqua solo quando dice AUA (praticamente beve litri di acqua al giorno perché la nomina in continuo 😂😂😂)...Nascondiamoci e riappariamo solo quando ci chiama (è un gioco che gli piace tanto)...Non facciamogli vedere il bicchiere con l'acqua mentre mangia, altrimenti vuole solo bere e non mangia più nulla.. ecc ecc"...Mi fa sorridere, perché abbiamo delle terapiste meravigliose, si preoccupano un sacco e condividono con noi di tutto e di più...Ma ogni tanto io, a casa, vado fuori di testa con tutte le cose che dovrei seguire, per cui mi metto semplicemente a giocare come piace di più a lui e abbandono tutti i SE, i MA, i DEVI, i NON DEVI. 


E poi, così, torno Sovrappensiero... Mi chiedo quanto dovrò aspettare ancora per fare una bella passeggiata mano nella mano con Riccardo, oppure quando riuscirò a metterlo nel seggiolino in macchina senza dover sudare otto camice. Mi immagino una vita meno impegnativa, e mi siedo a guardarla, consapevole che, in ogni caso, una vita con qualsiasi bambino non sarà comunque meno impegnativa!


Mi salva, ogni tanto, questo Sovrappensiero. E' diventato un Amico, con cui ho stretto un accordo..Mi fa star bene quando arriva, ma non mi fascia la testa quando decide di andarsene. Mi lascia viaggiare con la mente, senza allontanarmi troppo dalla realtà. Mi aiuta nei momenti di più sconforto, senza però risolvermi i problemi, ma lasciando che trovi io da sola le soluzioni. Mi regala attimi di libertà, in cui divento un'altra Me, non troppo distante da quella che già sono, ma un po' più leggera. Questo Sovrappensiero mi porta lontano, in un paese in cui non c'è disabilità e normalità, ma solo complicità...un paese in cui nessuno è diverso, ma tutti sono speciali...un paese in cui il mio Riccardo sarebbe solo Riccardo, un bambino come tanti, che ha sorrisi da vendere ed emozioni da regalare..un paese fatto di amore e non di giudizi, nutrito dalla pace e non dalle discordie. Un paese bellissimo. 


Proprio così, ecco perché Sovrappensiero è un posto bellissimo. 





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