NOI CONTRO QUESTA COSA SENZA NOME

domenica 29 gennaio 2017

IL MOMENTO GIUSTO E' ALL'IMPROVVISO...



All'improvviso, ho amato Francesco, durante un pellegrinaggio a Medjugorje. E' capitato, così, e ha scatenato farfalle nello stomaco e chili di prosciutto negli occhi! 😝😝Perché si sa, quando si ama si diventa completamente ciechi. All'improvviso non siamo riusciti a stare l'uno senza l'altro, poche spiegazioni, solo tanti sguardi e tante lettere.  

All'improvviso, mi ha chiesto di sposarlo, sempre a Medjugorje, dopo essere salito al monte delle apparizioni molto velocemente perché non vedeva l'ora di togliersi il peso dell'anello dal gubbino! E all'improvviso io ho risposto di si, senza neanche pensarci troppo. Ed è stato bello così, perché le risposte dette senza pensarci sono forse le più vere. 


giovedì 26 gennaio 2017

ACCANTO E' UN POSTO PER POCHI


Ecco, appunto. Accanto è un posto per pochi. 

Non sempre è facile capire quando sei Accanto, e molto probabilmente non lo capirò mai fino in fondo. Anche perché è tutto un po' relativo. Perché quello che, per me, vuol dire Accanto, magari per altri è un semplice Vicino, o per altri è Attaccato.

Ci sono legami per cui non sei mai Accanto, mentre ce ne sono altri per cui essere Accanto è scontato, succede e non puoi fare altrimenti. Un po' come quando ho scritto che "...alla fine, decidere di amare una persona, non è come amare un figlio. Un figlio è semplice da amare...è sangue del tuo sangue, è una cosa che senti dentro, succede inevitabilmente, dal primo momento in cui scopri che cresce dentro di te. Lo ami. E non puoi scegliere di fare altrimenti...". Ci sono legami in cui metti tutto te stesso per essere Accanto, altri in cui decidi che non ne vale tanto la pena e ti basta stare Vicino. Ci sono legami in cui sei stato Accanto per tanto tempo e poi hai capito che forse era troppo Accanto e ti mancava l'aria, oppure ci sono legami in cui non pensavi nemmeno di essere Accanto e magari lo hai capito troppo tardi. Ci sono tanti modi per essere Accanto, e per quello che penso io non sono neanche così difficile e impossibili.

lunedì 23 gennaio 2017

SOGNI TRA IL MARE


Ieri avevo voglia di vedere il mare. 

Avevo voglia di perdermi nell'infinito di quell'azzurro che non ha confini, che si perde con il cielo e diventa tutt'uno. Avevo voglia, per un giorno, di guardare davanti a me e non vedere limiti...un po' come se i miei sogni si potessero realizzare tutti, senza riserve, senza se e ma, senza forse. 
Avevo voglia di guardare un'altra me, di osservare un'altra vita, di sognare un po' quel viaggio in Italia che non siamo riusciti a fare (per chi non capisce, si legga "Volevo l'Italia ma sono sbarcata in Olanda..."). Avevo bisogno di perdermi, nel vero senso della parola, e di ritrovarmi allo stesso tempo. 


giovedì 12 gennaio 2017

...LA NEVE E IL MIO FILM...

Esco dalla stazione, e nevica. Mi sento un po' come le protagoniste di quei bellissimi film, storie d'amore ambientate in grandi città, che spesso fanno una vita che non è la loro e sono sempre alla ricerca di qualcosa di migliore. E che poi, alla fine, lo trovano sul serio, qualcosa di migliore. 
Esco dalla stazione, piena della mia convinzione che non c'è nessun posto meglio di casa. Esco, e rimango appositamente ad aspettare mio papà fuori, sotto la neve che scende, guardando una strada che conosco sempre troppo bene e che in una situazione del genere ha più fascino del solito. E sorrido. 

giovedì 5 gennaio 2017

VOLEVO L'ITALIA, MA SONO SBARCATA IN OLANDA...

Tempo fa mi sono imbattuta in questo articolo, che mi è piaciuto tantissimo e che condivido con voi.

BENVENUTI IN OLANDA (di Emily Perl Kingsley)

"Mi hanno chiesto spesso di descrivere l'esperienza di allevare un figlio con una disabilità, per cercare di aiutare la gente che non ha vissuto questa esperienza unica a capirla, ad immaginare come ci si sente.
E' come...