NOI CONTRO QUESTA COSA SENZA NOME

giovedì 12 gennaio 2017

...LA NEVE E IL MIO FILM...

Esco dalla stazione, e nevica. Mi sento un po' come le protagoniste di quei bellissimi film, storie d'amore ambientate in grandi città, che spesso fanno una vita che non è la loro e sono sempre alla ricerca di qualcosa di migliore. E che poi, alla fine, lo trovano sul serio, qualcosa di migliore. 
Esco dalla stazione, piena della mia convinzione che non c'è nessun posto meglio di casa. Esco, e rimango appositamente ad aspettare mio papà fuori, sotto la neve che scende, guardando una strada che conosco sempre troppo bene e che in una situazione del genere ha più fascino del solito. E sorrido. 

Sorrido, un po' perché mi fa strano tornare alla realtà, dopo aver passato quattro giorni in un mondo talmente pazzo e divertente, lontano dalla quotidianità a volte logorante di casa, e incuriosita da nuove esperienze e da nuove vite. Sono stata ad aiutare mio marito in fiera a Firenze, al tanto nominato Pitti, ed è stato, come sempre, un accumulo di pazzia e creatività gratuita! 
Sorrido, perché finalmente sono a casa e so che domani potrò riabbracciare il mio piccolo campione. Stanotte starà ancora dai nonni, purtroppo, e domani sarà tutto pronto per ore di coccole ininterrotte!
Mi è mancato, anche se allo stesso tempo sono riuscita a godermi un po' di libertà e di giornate senza dover sempre pensare ai suoi ritmi, ai suoi tempi, ai suoi pasti, alle sue manie. Ci vuole, ogni tanto. Ti fa ricordare che, effettivamente, non sei solo mamma, ma sei anche moglie...ma sopratutto ti fa ricordare che sei anche donna. In ogni caso, fortunatamente, siamo nel 2017, e anche se sei lontano da casa, riesci a sapere per filo e per segno cosa succede tramite foto e video che i tuoi genitori ti mandano chiedendo ininterrottamente a tuo figlio di mandare "un bacino alla mamma"!! Per cui, in quattro giorni fuori da casa, sapevo per filo e per segno cosa mangiava il Pippo, come giocava, il numero di puzzette che faceva al giorno, quanti bacini mandava, quanti minuti riusciva a stare in piedi da solo (e che conquista, questa!!), a che ora andava a dormire e quante volte si svegliava di notte. 


E quindi esco dalla stazione, e nevica. E mi rendo conto che non sto girando nessun film, ma sono diventata una perfetta attrice della mia vita, che non cerca più qualcosa di migliore, perché la cosa migliore ce l'ha già in casa e si chiama Famiglia. 
Esco dalla stazione e me ne sto sotto la neve. Sorrido e penso che, nonostante la pazzia che mi ha circondato negli ultimi 4 giorni sia stata entusiasmante e divertente, il mio posto è e sarà sempre qui, accanto alla mia piccola creatura che cresce nutrendosi di sorrisi, che ce la mette tutta nelle prove che la vita ci sta facendo affrontare, che si accorgerà prima o poi che la sua mamma è così orgogliosa dei suoi piccoli passi che non li cambierebbe per niente al mondo. 

Esco dalla stazione, e nevica. E anche Riccardo, domani mattina, sorriderà, ne sono certa.   

2 commenti:

  1. La neve ovatta il nostro tempo e rende tutto più silenzioso e ti tira fuori un sentimento di pace che aiuta il cuore a parlare, come hai fatto tu qui serena ma non sdolcinata, insomma sincera, siete grandi!;

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