NOI CONTRO QUESTA COSA SENZA NOME

mercoledì 9 novembre 2016

UN PO' DI RICCARDO


Bene, eccoci qui di nuovo...C'è l'ispirazione per raccontarvi un po' di più del nostro Pippo, così capite anche meglio cos'è questa cosa senza nome contro cui combattiamo ogni giorno. 
Nel primo racconto sono stata un po' vaga, forse volutamente, perché volevo dedicarmi completamente a Riccardo in un altra pagina. 

Ok. Iniziamo. 

Riccardo ha quasi 3 anni, li compie il 25 novembre, ed è bellissimo! Ha due occhioni furbi, con cui dice tante cose, ed è un tipetto bello tosto. In casa comanda lui, il più delle volte, e contrastarlo è uno sfinimento totale. Quando si mette in testa una cosa è sempre difficile sviarlo, e quindi le nostre giornate, oltre ai sorrisi, sono anche ricche di discussioni abbastanza accese! In ogni caso è un bimbo dolce, vivace e socievole. 
Ama da matti giocare con i bambini, appena li vede si illumina e inizia a chiamarli, a suo modo...Lo stesso fa con gli animali, soprattutto con i cani...Solo che con loro, per chiamarli, fa "BABABABA". 

Quando è nato lo abbiamo avvicinato sin da subito a Dante, il nostro dobermann, ed è stato amore a prima vista. Guai se non ci fosse...Lo chiama, lo cerca, ci gioca, lo abbraccia..ed è tenerissimo vederli insieme! Passa il tempo a tirargli le orecchie, la coda, a prendergli la pallina dalla bocca per poi lanciarla in giro per la casa. E' uno stimolo importante per Riccardo, e siamo contenti che ci sia! Per non parlare poi di Sunny e Mason, i cani che ci sono dai nonni...Anche lì non ci facciamo mancare nulla! Poi a maggio è arrivato anche Bubu, e così abbiamo completato la cerchia della famiglia che "le rogne" se le va a cercare, perché quelle che ha non gli bastano!!!

Anche Riccardo, come Tommi (il bimbo di cui ho riportato la storia), va matto per Topolino..della serie, appena sente "Ehilà, amici" e vede Topolino che sale dalla stradina, tutto attorno a lui diventa buio..tu lo puoi chiamare 100 volte o gli puoi dar da mangiare trippe che lui manco se ne accorge! Ha fatto un bel periodo innamorato di Masha e Orso, ma ora predilige di gran lunga la Peppa Pig o Paw Patrol!


E' patito per l'acqua..Per lui, se fosse possibile, le giornate andrebbero passate in piscina o nel bagnetto. Chiede chiaramente quando è il momento di portarlo a fare il bagno, indicando le scale che vanno al primo piano, e si sfoga con pianti isterici quando lo tiro fuori dall'acqua. Il papà quest'estate gli ha regalato una bella piscina, e nel primo periodo per me è stato un incubo! Ad ogni ora, in qualsiasi momento, indicava la porta per uscire in terrazza, si prendeva il costume e me lo consegnava come per dire "Ohi, ti muovi che andiamo a farci una nuotata?!"...Un giorno di pioggia, in cui chiaramente non potevo portarlo in piscina, è riuscito addirittura ad indicarmi le scale per farsi portare su in camera nostra dove ha visto il mio costume, lo ha preso in mano e me lo ha consegnato ridendo, come per dire "Ehi, ragazza, tu mettiti questo che ti serve per entrare in acqua, e dopo metti il costume a me!"...io, credetemi, sono scoppiata a ridere di gioia al solo pensiero di immaginare i ragionamenti logici che aveva fatto lui per ottenere ciò che voleva. Avevo detto, sveglio il tipetto!

Vive di yogurt, ne mangia quasi sei al giorno, e ora ha scoperto le patatine...Siccome queste due cose gli piacciono proprio tanto, ha anche iniziato a chiamarle per "nome" in modo da farsi capire all'istante, cosicché io non perda troppo tempo .quindi quando vuole lo yogurt si piazza sotto il frigorifero, lo indica e dice "OU", mentre quando vuole le patatine mi chiama urlando e mi dice "AMAM", che a volte inverte facendo "MAMA", e la cosa mi lusinga un sacco al pensiero che forse un giorno quel "MAMA" lo userà per chiamare me! Il suono c'è, basterebbe cambiare l'intenzione! Ci lavoreremo! Con calma, arriveremo anche a questo! Oltre a questo, naturalmente, mangia anche altro eh...anche se è un po' delicato, e su questo assomiglia tutto a me, purtroppo!



Si muove velocissimo da seduto, con la posizione degli indiani per capirci, e così ha anche imparato a fare gli scalini..Il prossimo ostacolo sarà superare la salita delle scale, ma su questo abbiamo bisogno che riesca a stare bene in equilibrio a gattoni, e purtroppo non sarà una cosa che raggiungeremo a breve termine! Ma non si sa mai! Alcuni fisioterapisti dicono che non gattonerà mai, è troppo lasso, per cui dovremmo semplicemente mettercela via e passare alla posizione eretta, sperando in altri risultati! Alle volte, da seduto, perde ancora l'equilibrio, ma da quando la fisioterapista gli ha insegnato come fare a rialzarsi da solo, è diventato talmente veloce a rimettersi seduto che io neanche mi accorgo che è finito a terra! Diciamo che la conquista di tutte queste autonomie ha i suoi pro e i suoi contro...Effettivamente è molto più semplice gestirlo per noi, ma ora, ditemi, chi glielo spiega che è meglio e più veloce usare le gambe per camminare se lui riesce a raggiungere tutto ciò che vuole con i suoi modi?! Mica addormentato il piccolo... Quando lo metto in piedi, mi guarda come per dire "Ma chi me lo fa fare?! Faccio meno fatica da seduto, quindi
lasciatemi in pace!"....Sono sempre stata dell'idea che noi possiamo fare diecimila ore di terapie ed esercizi anche a casa, ma se la motivazione non parte da lui, se per primo lui non capisce che forse gli conviene camminare piuttosto che muoversi da seduto, non si combina nulla. E quindi, niente, a noi ormai mese più mese meno non cambia...farà tutto quando si sente pronto, e noi saremo qui a piangere di gioia insieme a lui. Che poi, alla fine, chi non ragiona così?! Anche noi, quando dobbiamo fare qualcosa che ci costa fatica, cerchiamo di scegliere la strada più semplice, in tutto ciò che facciamo...è la natura, la normalità! Ecco, su questo, posso assicurare che nostro figlio è normale al 100%!! 


A Riccardo piace viaggiare, anzi, a me piace viaggiare, e "uso" Riccardo per convincere mio marito a portarci in giro il più possibile per fargli fare tante esperienze diverse!! Per cui nostro figlio, a 3 anni, è stato più volte in montagna (sempre in località diverse), in Croazia, in Francia (a vedere i castelli della valle della Loira e la Provenza), a Salisburgo, a Vienna, a Londra, ad Assisi e dintorni. In alcuni di questi viaggi abbiamo noleggiato il camper...e ho scoperto che è un'ottima soluzione per chi ha bambini! Il fatto di potersi portare via tutto ciò che serve, avere sempre tutto a portata di mano, fermarsi dove si vuole per pranzare o cenare senza dover diventare matti per cercare un ristorante o chiedere in hotel se ti preparano qualcosa di giusto per Riccardo...tutto ciò per me è stato serenità al 100%! E sono convinta che anche Riccardo si è divertito ed ha apprezzato molto questi viaggi! Il nostro appuntamento annuale fisso è, invece, il Festival dei Giovani a Medjugorie! Per noi è una meta significativa, visto che io e Francesco ci siamo conosciuti li' durante un pellegrinaggio, per cui è un po' come una seconda casa. Abbiamo portato Riccardo la prima volta quando aveva 4 mesi, ed è sempre una bella emozione tornarci! Non tanto per ciò che  si trova, perché di fatto non c'è niente di stravolgente, ma per la pace che si respira! Fa bene al cuore passare lì 4 giorni, rasserena l'anima, e ti dà energia per ritornare a vivere la quotidianità.


Ci piacciono le foto, molto. Anche qui, forse questa passione è prettamente mia, ma anche il Pippo, sopratutto quando era piccolo, appena vedeva che stavo per fargli una foto con il cellulare, si bloccava e sfornava uno di quei sorrisi che ti portano persino la luce! Ora è un po' meno disponibile, per cui non si mette più in posa e la maggior parte delle foto viene mossa...Ma comunque abbiamo davvero un bel repertorio! Ogni tanto mi regalo un servizio fotografico da un professionista, e qui..apriti cielo! Io mi diverto un mondo, Riccardo anche, e poi escono foto da copertina pubblicitaria!! 

Cos'altro posso dirvi ancora?! Ah si...è amato. E' amato e coccolato a dismisura da noi genitori, dai nonni, dagli zii, dalla bisnonna, dagli amici, dalle maestre della scuola dell'infanzia, dai suoi compagni, dalle terapiste e dalle persone che incontriamo nel nostro cammino. E sono sicura che è amato anche da voi, che non lo conoscete ma che avete iniziato ad apprezzare il suo sorriso, che ci seguite e che vi emozionate. E per questo, vi ringrazio di cuore! 





 




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